SEIKO SEALION. Analisi generale di un "marchio speciale".

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    Seguace di Tokunaga

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    La serie Seiko “Sealion” è decisamente poco studiata.
    Se si consulta il noto sito “Seiko branding dictionary” si trova la voce ma nessuna descrizione, solo la laconica definizione “special badge” (distintivo/marchio speciale).
    Fu una serie commercializzata a partire dai primi anni ‘60, con referenze a carica manuale e poi automatiche. Il leone marino indicava la presenza di una effettiva tenuta stagna.
    Non è chiara la data di cessazione dell’utilizzo dell’emblema del leone marino come distintivo “speciale”. Si può solo ipotizzare che, come è accaduto per il logo “Seahorse” abbia cessato di essere utilizzato già dalla fine degli anni ‘60.

    Come ben sappiamo, nel corso degli anni '60, Seiko ha utilizzato una serie di loghi, emblemi, distintivi, sui fondelli degli orologi, al fine di indicare l’impermeabilità dei vari modelli.
    Dai primi cavallucci marini (adottati dai Seiko Cronos nel 1959), ai delfini e leoni marini, ai velieri (Flagship) e anche pesci tropicali, fino allo Tsunami degli orologi subacquei a partire già dagli anni 60 (vedi i primi Silverwave).
    La logica di questi vari marchi non è sempre del tutto comprensibile.

    Nello specifico, se volessimo capire la ragione dell’utilizzo del simbolo del leone marino, non potremmo avvalerci di indicazioni precise fornite da Seiko.
    L’intuito, ragionevolmente, ci dice che il leone marino voglia indicare una buona tenuta stagna, quindi un orologio waterproof.
    Ma perché distinguere tra orologi con il logo Seahorse ed altri con il logo Sealion?
    Il logo Seahorse nasce nel 1959 e, credo, sia appena più vecchio del logo Sealion.
    Infatti non ho osservato orologi con quest’ultimo logo prima degli anni ’60.
    Per indagare sulle ragioni di questo specifico marchio, “special badge”, come viene spesso definito, riccorendo alla mera osservazione di stili e design, il marchio Sealion sembra essere stato utilizzato in relazione ad orologi tendenzialmente eleganti (anche con quadranti minimal a volte) e waterproof, ma senza un'evidente coerenza nelle forme del design o una particolare destinazione d’uso.
    Vi sono tuttavia alcune caratteristiche identificanti, tipiche di certi modelli. Mi riferisco a quelle referenze dotate di quadrante a datario separato, con la finestrella della data ad ore 3 e la finestrella del giorno sul lato sinistro ad ore 9 (definiti anche weekdater), spesso con quadranti decorati con motivi a linee orizzontali o ad “asse cartesiano”.
    La maggior parte di questi orologi utilizzava casse di dimensioni contenute con un diametro di circa 35 mm, massimo 37 mm.

    RAPPORTI CON LA SERIE SEIKOMATIC
    Va anche detto che diversi Sealion sono equipaggiati con calibri automatici utilizzati anche dalla serie Seikomatic (i movimenti della serie 830X e 620X). La Seikomatic è una serie degli anni ’60 (prodotta dal 1960 al 1967) nota per aver incassato calibri di buona qualità, posizionata in una fascia commerciale intermedia, con punte verso l’alto.
    I modelli Sealion CR-220 sono dichiaratamente dei Seikomatic R.
    Si osserva che in generale i calibri montati sui Sealion sono di qualità medio alta e con un buon numero di jewels. Quadranti solitamente molto curati con indici AD e lavorazioni sia soleil che linen.

    LE CODIFICHE ALFANUMERICHE.
    Si riscontrano modelli SEALION con le seguenti codifiche alfanumeriche, presenti sul fondello (e in alcuni casi anche sul quadrante), unitamente al logo del leone marino:
    L33 (orologi a carica manuale, con i calibri 402 o 394 oppure con calibro ricodificato 6222). Sono tutti calibri utilizzati anche sulla serie Skyliner.
    C22 (orologi a carica manuale con i calibri della serie 66).
    M33 (automatici dotati di calibro 6106, con ulteriore distintivo DX sul quadrante).
    M44 (di norma con calibro automatico 6205).
    M55 (di norma con calibro automatico 6119).
    M66 (di norma con calibro automatico 6205).
    M77 (di norma con calibro automatico 8305)
    M88 (di norma con calibro automatico 6206 o 6205 con 26J)
    M99 (di norma con calibro automatico 8305)
    M110 (di norma con calibro automatico 6106 e distintivo DX sul quadrante).
    CR-220 (orologi automatici, di norma con il calibro 8306 e con la dicitura CR-220 anche sul quadrante.). Si tratta di norma di orologi della linea Seikomatic R. Qui la R di CR potrebbe avere lo stesso significato della R di Seikomatic.
    M330 (di norma con calibro 6106 e distintivo DX sul quadrante, e cassa monoblocco OP).
    Non escludo che ve ne siano altri, eventualmente si aggiornerà l’elenco.

    Di queste codifiche non si conoscere il significato preciso, pare tuttavia che siano collegate alle tipologie di calibri incassati e quindi alle caratteristiche degli stessi.
    Si noti che le codifiche con la M - che identificano calibri automatici - sono progressive e speculari, da 33 a 99.
    Si noti altresì che i modelli L33 e C22 indicano dei calibri manuali.
    La codifica M330 sembra essere collegata a casse monoblocco (One Piece).

    Di seguito le foto di due Seiko Sealion automatici, con codifica M88 e il M110 (DX).
    Si tratta di due esemplari weekdater, come si può notare dalla posizione separata delle due finestre del giorno e della data: una disposizione tipica della serie Sealion.

    Il modello M88, con cassa di forma, ref 6206 8050 del 1966.
    Notare innanzitutto il bel calibro 6206 incassato, con la colorazione oro dei ponti e del rotore.
    Tipico del periodo il quadrante (AD) con motivi a linee orizzontali (o se vogliamo ad antenna), con la fascia centrale, di colore grigio chiaro, che risalta le finestrelle della data e del giorno.
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    Il logo del leone Marino (da una cassa sempre di M88 utilizzata per i ricambi).

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    Il modello DX referenza 6106 8060, con quadrante marcato DX (deluxe), indici applicati (AD), 25 jewels, codificato M110 del settembre 1968, peraltro oggetto di una bella pubblicità Brasiliana, prodotto dalla Suwa.

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    Chapeau
    Bellissimo approfondimento.
    Grande pagina di cultura Seiko.
    Grazie.
     
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    Grazie davvero per questa condivisione di conoscenza, è più che opportuno fare un po' di ordine e chiarezza su questa linea, Sea Lion.

    Particolarmente utile la parte dedicata alla codifica alfanumerica, altamente probabile che sia legata al calibro incassato.
     
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    molto interessante,interessante la forma della cassa del M88 che ricorda i successivi 7005 8050,come dimensioni è inferiore pero'?
     
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    Questo tipo di cassa è sensibilmente diverso per dettagli, più grossolano nel complesso, meno curato esteticamente.
     
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    La serie Sea Lion è stata sempre un pó "criptica".Abbraccia elementi trasversali,forse per questo non ha avuto un seguito,chi può dirlo.
    Sicuramente sottovalutata per tutti elementi ben esposti.
    La referenza presentata 6106 8060 è veramente interessante e fa capire chiaramente che era qualcosa di più di una fascia media.
     
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    Interessantissimo approfondimento...ma noi aspettiamo il video, diamine!!! -_-

    Ricordo anche vari Sea Lion in cassa mid-size con movimenti della famiglia 22xx, oppure ho avuto le traveggole?
     
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    Grazie del post... nonstante tutto la codifica "M" non mi risulta chiaro se correlata alla cassa o al calibro, tenuto conto che gli esemplari hanno anche la referenza standard a otto numeri "calibro"-"cassa".
    Forse ci si può arrivare solo per via "induttiva" esaminando un numero statisticamente rilevante di esemplari fino a giungere un risultato costante, cosa che farò non appena mi imbatterò in un esempalre che mi stimoli, come era accaduto a suo tempo (ma una quindicina di esempi non mi erano bastati :| ).
     
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    Quando si affrontano temi che i collezionisti non hanno approfondito e la letteratura ufficiale scarseggia, il dibattito è sempre scontato.
    Ma invero non è il caso che ci occupa, perché la situazione che andremo a descrivere è una sterile polemica fondata sul nulla.

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    Dopo aver affrontato la tematica simbologica (Sehorse e Sealion), errando totalmente sul reale significato dell’emblema SeaHorse (si rimanda a questo topic https://grupposeiko1881.forumfree.it/?t=80213679 ), nel surriportato intervento (una “guida”? un libello di autoesaltazione???) si vorrebbe censurare una mia osservazione formulata sia in questo topic che nel relativo video sui Sealion (a cui il topic rimanda).
    Il compilatore del libello scrive “ “ad ogni singola codifica che si trova sui Sea Lion corrisponde un preciso calibro?(riporta una mia frase).
    No, i codici associati ai Sealion (c22 L33 M44 e così via) non si distinguono sulla base del calibro. Ma piuttosto sulla base del design , che spesso risulta essere un adattamento di modelli distribuiti sul mercato giapponese
    ”.

    Leggendo questo "libello” risulta evidente la mistificazione o l'equivoco (in mala fede??) che sorregge il vaniloquio del "compilatore".
    Ho premesso che il significato esatto delle codifiche non è noto, e questo è il punto di partenza. Quindi è chiaro che tale significato rimane sostanzialmente da indagare.
    Ora, in forza della pura osservazione si riscontra che, alla singola codifica oggettivamente si ricollegano un tipo o più tipi di calibri (quindi questa è la relazione di corrispondenza).
    Ho infatti elencato varie codifiche alfanumeriche associandole al calibro o gruppi di calibri che i vari modelli di Sealion incassano (peraltro senza presunzione di esaustivita').
    Ho detto che alla codifica corrisponde un calibro è ciò sulla base delle mie osservazioni (ma è un dato oggettivo riscontrabile da chiunque si adoperi in tal senso) e ho detto che probabilmente c’è un collegamento tra la codifica e il calibro, senza affermazioni definitive.
    In sintesi: non ho inteso dare un significato preciso e definitivo alla codifica alfanumerica che caratterizza i vari modelli di Sealion.

    Ma passiamo alle ulteriori questioni che emergono dalla pseudo-guida/libello di autoesaltazione.
    Affermare, come farebbe il compilatore della guida, che le codifiche alfanumeriche identifichino un design è una pura deduzione, che ha lo stesso valore delle mie osservazioni.

    Si legge:"appare evidente come le varie referenze siano accomunate dallo stesso tipo di design".
    Evidente??
    Disquisire se certi design siano omogenei oppure diversi, diventerebbe una questione di lana caprina, per non dire “un vero nodo gordiano”.
    Il design è qualcosa di immateriale mentre il calibro adottato dalla singola referenza è reale.
    Possiamo quindi tralasciare questa trattazione, perché il tema non incide sulla logica che sottende al mio ragionamento.

    La deduzione dell’autore della pseudo guida, che ricollega le codifiche ad un ipotetico design, non stravolge quanto ho affermato nel video e non dimostra nulla di antitetico rispetto alle mie osservazioni.
    Quindi presentare queste deduzioni come la “verità” che mette in discussione quello che ho detto è pura fantasia. Semmai sono deduzioni che si integrano con le mie osservazioni.
    I calibri utilizzati, per dimensioni e per spessore, incidono sul design.
    Come tutti i Seiko, ogni Sealion ha una propria referenza (a prescindere dal codice alfanumerico), che già di per sé indica il design della cassa. E questo vale ancora di più nei Sealion che adottano la codifica attualmente vigente (codice movimento +codice cassa).
    Ma anche le vecchie codifiche pre-rifoma (1964/65), ad esempio J120XXX, indicavano il design generale dell’orologio e le stesse misure della cassa/calibro in ligne.
    La referenza - formata dal codice movimento ed al codice cassa - attesta le caratteristiche generali del design dell’orologio.
    Quindi è chiaro che sono sempre questi due elementi a determinare lo stile complessivo dell’orologio: calibro + cassa (il calibro peraltro incide anche sull’estetica del quadrante).

    CONCLUSIONI
    Non c'è nessuna contraddizione/antinomia tra quanto da me affermato nel video e la “deduzione/illuminazione” che l’autore della pseudo-guida vorrebbe far passare per qualcosa di stravolgente e unico.

    Infine mi si permetta una digressione.
    L’autore del libello critico non è stato neppure in grado di identificare un facilissimo seriale del 1973.
    Qui il link del topic.
    https://grupposeiko1881.forumfree.it/?t=79087862

    Ma di cosa e chi stiamo parlando???

    E valga il vero.
     
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