Pulsar PS9675X1; la riproposizione di un design di Mitamura e approfondimenti sulla famosa cassa "Monnin"

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Seguace di Tokunaga

    Group
    Administrator
    Posts
    26,957
    Location
    San Tommaso Blucerchiato

    Status
    Offline
    Prima che iniziassi a svolgere delle ricerche per questo nuovo Topic, anch'io ero caduto nella "trappola di Monnin". Ovvero? Quello di attribuire a Georges Monnin la paternità delle famose casse dalla forma arrotondata, con corona al 3 incassata tra le generose spallette "a becco" e rese celebri dall'Heur 844 / 8440:

    1978%20pamphlet%201%20copie


    Proprio da queste referenze apparse per la prima volta nel catalogo Heuer del 1979 che nasce questo malinteso "nomenclativo". Infatti nella primissima serie di questi orologi appariva all'interno del fondello l'incisione G.MONNIN FRANCE:

    heuer-diver-844-monnin_174_4


    Evidentemente sarà stata la posizione, oppure perché appariva un nome al posto di una sterile sigla, che agli albori delle classificazioni del collezionismo orologiero si attribuì a questo design, utilizzato da solo qualche centinaio di produttori per uso professionale e militare, il nome Monnin.

    Già a partire dalla seconda serie degli 844 / 8440 il nome Monnin scomparve lasciando il posto a Heuer - Leonidas SA.

    DSC_5283-600x449


    In sostanza, per il rilancio del marchio che durante la "rivoluzione del quarzo" sopravvisse grazie alle vendite dei suoi cronografi con il calibro 12, Heuer decise di ampliare la propria collezione non solo abbracciando la rivoluzione nata in Giappone con i suoi cronografi digitali, ma anche aprendosi al mondo degli orologi subacquei. Ma Heuer non aveva le competenze per entrare direttamente in questo ambito altamente tecnico. Infatti voglio riportare un piccolo estratto proveniente dal sito ufficiale che senza conoscere il contesto potrebbe portare all'errore:
    CITAZIONE
    Questi primi orologi vengono realizzati in Francia da G. Monnin, un produttore a contratto che fabbrica orologi per alcuni altri marchi. Monnin ha sede a Charquemont, vicino al confine svizzero e a soli 25 chilometri da La Chaux-de-Fonds, dove oggi si trova TAG Heuer.

    Anche i movimenti di questi primi modelli sono prodotti in Francia: il movimento automatico FE 4611A è realizzato da France Ebauches, all'epoca il più grande produttore francese di movimenti "ébauche".

    G. Monnin infatti era un produttore di orologi ma per essere più specifici era un assemblatore francese. Se voi osservate i due fondelli postati poco più sopra, vedrete che solo 2 sigle rimangono invariate, ovvero:

    M.R.P. S.A. e BREVET 503305.

    La M.R.P. S.A. ovvero l'acronimo dei fondatori Marchand, Roth e Petignat, era ed è un'azienda che produce casse in Svizzera con attualmente una storia di 70 anni alle spalle. Constatando che, non solo l'incisione Monnin sparisce dalla seconda serie degli 844 che furono assemblati direttamente dalla Heuer/Leonidas stessa, e che, le centinaia di modelli con questa tipologia di cassa riporteranno quasi esclusivamente solo la sigla MRP, ci fanno propendere verso una presunta paternità produttiva della cassa all'azienda svizzera MRP e non alla francese Monnin, anche se su questo punto ne parleremo dopo.
    Un CWC del 1981 marchiato MRP SA e brevetto (Crediti: HashtagWatchCo.com) :


    Il Chronosport reso celebre da Magnum P.I. anch'esso con le incisioni (Crediti: twooldsouls):

    s-l1600%206-17043775076114


    Per finire un Sinn 850 (Crediti: carl123456):

    Rt9aGao


    L'universo delle cosidette casse Monnin, pardon, casse MRP SA è immenso, ma prima di arrivare al protagonista del Topic queste casse hanno subito "contaminazioni" all'interno con calibri Seiko.

    A sinistra un JAZ di epoca Matra Holdings con calibro al quarzo Seiko:

    20230423_160412
    (Crediti: TheOakedRidge)



    Ci siamo soffermati sul cassaio svizzero, ma molti sicuramente si chiederanno cosa significasse il brevetto 503.305 (con o senza punto). Come erroneamente riportato da alcune fonti, non identificava il brevetto della forma della cassa ma bensì il brevetto della ghiera girevole unidirezionale con cricchetto:


    Un esempio lo Squale 1553 ben lontano da quelle forme denominate Monnin:

    c23fd6af-aa4e-497b-8918-06a46258251a-17046409666173

    95d8abb0-001a-47db-8ad2-a1ef1addfdfc-17046409736738



    Mi fermo qui perché ad un certo punto diventa una giungla, infatti questo tipo di design inizia a vedersi anche in orologi che non hanno alcun collegamento con la MRP, declinati a chrono oppure i famosi Ana-Digi Pluton e affini dove recentemente ho potuto appurare che all'interno riportavano una generica incisione Swiss. Invece di andare avanti torniamo indietro, perché in realtà la cassa 844 (forse sarebbe il nome più corretto in assoluto), nasce molto prima di quella poi proposta alla Heuer. Infatti cercando sul Web si trovano diversi esempi che ci portano se non alla prima metà degli anni 70 nell'immediatezza ad essi visto l'uso di materiali e stili "coevi" dell'epoca. Per esempio un Oriosa (si trova il medesimo orologio marchiato Lancaster) con movimento automatico, cassa e movimento svizzero, incisione 844 e inserto in bachelite:

    s-l1600-17052416866659

    s-l1600-17052418270859


    All'interno nessuna incisione di provenienza:

    s-l1600-17052419038124
    Crediti: ck2k01


    Si trova qualcosa del periodo anche con l'incisione francese "ETANCHE" in marchi appunto principalmente francesi. Giungo a una mia personale conclusione, ovvero che la paternità di questa cassa è difficile attribuirla a qualcuno, è probabile che dietro ci fosse un design transalpino oppure che gli svizzeri trovarono nei francesi dei clienti che apprezzarono particolarmente questa cassa, non sono neanche così sicuro che MRP sia stata la prima a produrla.

    Tornando ai tempi moderni, inutile dire che questa cassa sta riscuotendo un rinnovato interesse grazie ad alcuni brand che affermano di realizzare i propri orologi grazie alla collaborazione della G.Monnin anche se in realtà gli studiosi che negli ultimi anni si sono occupati di questo design non erano a conoscenza di che fine avesse fatto l'azienda da diverse decine di anni, forse incorporata ad altre realtà che adesso producono questi "rinati", spero che dietro non ci sia un altro caso "veneto". Diciamo anche che Monnin alla fine nella 844 incisioni alla mano ha avuto una partecipazione a dir poco minima, infatti sta iniziando ad imporsi il termine "MRP SA case" negli attendibilissimi forum internazionali.

    Un Pulsar "MRP", tra gemelli e richiami col passato


    Nel 2021 congiuntamente ad Alba, marchio che in Asia ricopre il medesimo segmento di mercato e nelle poche nazioni dove entrambi i marchi convivevano ne ha preso il posto, i brand satelliti presentarono un totale di 12 referenze tra cui 4 varianti cromatiche esclusive per Alba (marrone, nero-verde, Pepsi, nero-arancio).

    PULSAR%20monnin%20844%20case
    alba%20monnin%20844%20case


    Uguali se non ovviamente per il marchio stampato sul quadrante, l'aggiunta della scritta Water Resist e della provenienza del movimento sui quadranti Alba:

    PULSAR%20VS%20ALBA


    Il reparto design per l'Export gode storicamente di una certa libertà e negli ultimissimi anni i disegnatori per Alba hanno osservato fenomeni esterni alla casa, ma questo possiamo dirlo anche in generale per il passato. Chiaramente dubito che abbiano preso ispirazioni interne, come dubito che l'ingegnere Gen Mitamura nella progettazione del primo "Women's Diver Model" non abbia preso ispirazioni da queste casse che probabilmente iniziarono a vedersi anche in Giappone. In questo topic di Orsovolsco si tratta approfonditamente l'argomento 2205-0760 grazie anche all'intervista di Ryugo Sadao che però non ha affrontato in maniera dettagliata la questione dell'allontanamento del family feeling del design Seiko con l'ingegnere. Parliamo del 1976, mettiamo che la progettazione parta l'anno precedente, abbiamo visto che il design 844 si era già affermato in diversi subacquei ed è impossibile negare l'evidenza delle evidenti analogie estetiche, anche se... :=/:

    È vero che la cassa 0760 di Seiko presenta similitudini, dalla corona al 3, dalle spallette proteggi corona a becco e il finale delle anse estremamente curvo, ma ci sono differenza macroscopiche come il design della cassa che regala una sensazione "piatta", sogliolare nel senso generale del termine cosa che invece la 844 tende a donare un'estetica tonda ovunque la si guardi ma soprattutto, il finale con la cassa si chiude con un taglio dritto mentre la 844 segue la curva della ghiera. Sempre nel mio database mentale ricordo di aver collegato inizialmente il Pulsar a una cassa che in effetti con la Monnin, o meglio con la 844, era obiettivamente diversa, ma era come se ci fosse comunque un collegamento. Infatti questo tipo di cassa che direi successiva, con pochissima documentazione se non una attribuzione di nascita verso la fine dei '70, era nientemeno prodotta guarda caso dalla MRP SA.

    Senza%20titolo-5

    cdb9f67a7e71343ee1fd471b2492e70f


    A livello collezionistico la più celebre interpretazione di questa "big size" che variava dai 42mm ai 45mm di diametro, è quella del Jacques Bianchi Armée de Terre:

    8%20-%20Montage%20Bianchi%20-%20Dugena


    Non posso avere certezze, ma sembra proprio che Mitamura interpretò la cassa del Lady unendo elementi dei due design MRP (anse piatte ma allungate e con aggancio del finale dritto) anche se la 844 "sogliolare" è nata molto probabilmente successivamente alla creazione dell'ingegnere che dimostrò poteri di design da "chiaroveggente". Il Pulsar che vi sto per presentare presenta appunto il design ibrido del Lady, una riproposizione della cassa che oserei definirla "Mitamura" dopo ben 45 anni. Chissà se siamo di fronte a un bellissimo tributo interno oppure a una semplice casualità magari dovuta per facilitare l'aggancio del bracciale alla cassa, speriamo nella più romantica prima ipotesi:

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg


    La mia curiosità su questo modello mi ha premiato perché pur essendo un orologio della fascia economica della galassia Seiko, la realizzazione della cassa è notevolissima. Frontalmente la satinatura è circolare, la parte frontale da quella laterale lucida non è divisa da un bisello che oggigiorno va tanto di moda, ma da uno scalino come la recente reinterpretazione del Capitan Willard 8L35. Il frontale regala una sensazione che il laterale smentisce grazie alla curvatura del lato che aiuta la vestibilità.

    jpg

    jpg

    jpg

    9-1

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg

    37-1

    37-2


    Capiamo il motivo della qualità delle lavorazioni della cassa, infatti siamo di fronte a un oggetto prodotto nella Repubblica Popolare Cinese, ormai sede dei grandi cassai mondiali. Il movimento è un robusto e spartano quarzo VJ42 di fabbricazione giapponese. Seriale Luglio 2021:

    jpg

    jpg


    Il quadrante ha un bel punto di giallo nella tradizione Seiko, pulito, senza nessun picco di manifattura ma di ottimo impatto grazie agli indici in rilievo. Le sfere utilizzate sono le classiche "sword" entrate nell'immaginario collettivo degli sportivi Seiko.

    jpg

    jpg

    jpg

    jpg

    11-1

    jpg

    jpg

    jpg


    Avendolo preso al buio, mi spaventava il diametro dichiarato sui 45mm anche se a me risulta di 44,3mm, aiuta tantissimo la lunghezza contenuta grazie al design compatto che porta ad avere un "lug to lug" di 48,7mm meno di tanti 42mm. Spessore di 11,6mm con vetro leggermente sporgente. Chiaramente ho subito gettato insieme alle scatole del panettone il bracciale in acciaio regalandoli un Tropic Rally di CNS che esalta non solo la cassa ma il periodo storico di ispirazione:

    jpg

    36-1

    jpg

    jpg


    Questo orologio ha difetti? Certo come tutti. La ghiera non è unidirezionale, manco bidirezionale, è proprio fissa :D. La stampa che non "curva" ce lo doveva far intuire, dunque nessuna possibilità di misurazione ma un aiuto a una lettura più immediata. Altro difetto? La luminescenza tra sfere e indici differisce in maniera sproporzionata, dunque al buio ci ritroviamo al polso una specie di Movado Museum :D.

    IMG_20240116_155457



    Considerazioni finali. Babbo Natale mi ha portato un bel regalo dalla Turchia, orologio che cercavo da due anni e sono felice di aver perseverato. Per chi lo cercasse sul territorio europeo almeno dal punto di vista geografico, purtroppo sappiamo che Pulsar ha cessato la sua storica attività, dunque o si trovano rimanenze oppure nell'immediato preparatevi a cercare l'orologio in Asia nella sua versione Alba.

    Economico, sfizioso e dall'estetica vintage, la nemesi naturale di altri orologi che definirei cari, insipidi e dall'estetistica collage :eeeeeh:

    Ringrazio il sito cwcaddict.com per il contributo fondamentale in questo Topic.

    Edited by Det. Briscoe - 16/1/2024, 18:30
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Seguace di Tokunaga

    Group
    Administrator
    Posts
    25,220

    Status
    Offline
    Topic eccezionale.
    La ricostruzione del design "monnin" (seppur impropriamente detto tale) chiarisce molti qui pro quo.

    Il design dei Seiko Lady 2205, rimane a mio parere un unicum, perché seppur influenzato da stili elvetici, mantiene una sua forte identità.

    Il Jaz sarebbe un pezzo da avere.. Anche un Bianchi...

    Molto valido il Pulsar Monnin Case.
    In effetti poco considerato e forse poco comunicato.
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Quartzista

    Group
    Seikista VIP
    Posts
    2,241

    Status
    Anonymous
    Interessante approfondimento che dimostra ulteriormente come, in quegli anni, certi stili diventavano “trasversali” senza le attuali paranoie legate a categorizzazioni o primati (veri o presunti tali).

    Una linea piaceva, vendeva e quindi i produttori si regolavano di conseguenza: certo, a quei tempi c’era l’enorme fortuna di non avere i social e quindi si poteva campare senza l’oceano di idiozie che questi ultimi si portano dietro…..

    Bello il Pulsar ma non potrebbe essere altrimenti: le forme di questa cassa sono ancor oggi validissime e l’attenzione realizzativa dell’ormai compianto marchio è nota e conclamata.

    Grazie, come sempre, per il tempo regalato alla nostra conoscenza.
    :grazieeee:
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Astronista

    Group
    Seikista
    Posts
    894

    Status
    Offline
    Grazie Det. Briscoe , davvero un interessante topic.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Seguace di Tokunaga

    Group
    Seikista
    Posts
    5,153
    Location
    Provincia di Foggia

    Status
    Anonymous
    Letto a colazione.

    È un “patrimonio” leggere questi topic.
    Ma la cosa più bella è che c’è storia e ingegneria vitale anche in orologi che ai più sembrano solo oggetti commerciali, ma che invece sono tutt’altro: “Sapienza e storia”

    Ciò rende bello e vivo questo mondo Seiko et affini (Pulsar, Alba, ecc).
    Ci si innamora di Seiko, attraverso questo forum e questi topic magistrali.


    Faro, questo forum, nel mondo e del mondo Seiko.

    Bravi
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Seguace di Tokunaga

    Group
    Seikista
    Posts
    9,237
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    Bellissimo topic, grazie per averlo condiviso. Complimenti per le tue ricerche e per gli approfondimenti sulla cosiddetta cassa "Monnin" (MRP) e per la ricostruzione delle origini della cassa di questo bel Pulsar ("Mitamura"). Sono propenso a pensare che, in coerenza con la volontà di dare una continuità storica ai design degli orologi tipica di Seiko, anche in questo caso si sia trattato di uno splendido tributo al passato più che ad una semplice casualità.

    Hai correttamente e opportunamente evidenziato il concetto che le cassa made in RPC siano ormai sinonimo di qualità, un concetto ad oggi ancora "forte" a causa di stereotipi che saranno duri a morire, e questa cassa con le sue rifiniture e con il suo splendido e poco comune scalino ne è un esempio concreto (come del resto quella di un recente 潜水士).

    Infine complimenti per la tenacia con cui hai rincorso questo pezzo, ottenerlo e goderne è la giusta ricompensa per la pazienza e la caparbietà.

    Grazie ancora per questo topic!

    :grazieeee:
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Prospexista

    Group
    Seikista
    Posts
    1,375

    Status
    Anonymous
    Piace scoprire, anche e soprattutto tra le pagine del forum, spunti culturali che arricchiscono il nostro patrimonio sul sapere orologiero, non solo esclusivamente Seiko, ma che riportano comunque al primigenio amato marchio, e suoi collegati.

    Si è sempre sentito parlare di Monnin case, oggi abbiamo la facoltà di disquisirne con maggior causa, grazie a thread come questo.
    Quando la passione e la cultura portano a verità rivelatrici.

    Grazie, come sempre, per questi apporti encomiabili.

    :clap:
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Premierista

    Group
    Seikista
    Posts
    329
    Location
    Terraferma veneziana

    Status
    Offline
    Purtroppo (o per fortuna, a questo punto :| ma è un peccato veder liquidata così una storia quarantennale di un marchio) Pulsar a livello online è in sbaracco/svendita generalizzata en masse...si fanno affari grossi, volendo (e polso permettendo: la massima parte delle referenze è over 42 mm...).
     
    Top
    .
7 replies since 16/1/2024, 16:48   583 views
  Share  
.
Top
Top