SEIKO MACV- SOG, Vietnam era.

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    SEIKO MACV – SOG. VIETNAM ERA.

    La guerra del Vietnam durò circa 20 anni, dal 1955 al 1975, dopodiché cadde Saigon.
    Le truppe Usa operarono in Vietnam dal 1965 al 1973, quando dovettero abbandonare il paese (con la coda tra le gambe).
    Il picco di unità americane presenti in Vietnam fu raggiunto nel 1969, con 550.000 soldati in campo.
    Fu una guerra sanguinosissima che lacerò l’opinione pubblica americana, e creò una spaccatura profonda nella società, con l’emarginazione (spesso ingiusta) dei reduci, il più delle volte maltrattati ed isolati (il Film Rambo ne è un “manifesto” lampante).

    All’interno di questo conflitto, nel quale vennero utilizzate armi “convenzionali” e meno convenzionali (come il napalm) – con il tragico coinvolgimento delle popolazioni civili - operarono le forze speciali americane, costituite da professionisti della guerra (Berretti verdi, Cia etc. etc.).
    Tra queste forze speciali, si distinsero quelle incaricate di svolgere ricognizioni clandestine, dietro le linee, nonché operazioni di “eliminazione” di soggetti nemici con ruoli di rilievo (politici, militari, spie etc. etc).
    Uno dei corpi destinati a questo “sporco lavoro” era il MACV- SOG, ovvero il Military Assistance Command, Vietnam – Studies and Observations Group, fondato nel 1964, come unità speciale che svolgeva azioni per catturare prigionieri nemici, effettuare soccorsi e persino condurre operazioni di guerra psicologica.

    Il SOG agì in vaste aree del Vietnam del Sud, del Vietnam del Nord, del Laos e della Cambogia (in Laos e Cambogia i membri del SOG operavano in condizioni di totale clandestinità, perché non erano nazioni ufficialmente e direttamente coinvolte nel conflitto).

    Per la tipologia delle operazioni a cui doveva attendere, questa unità era formata da soldati di professione, specialisti, reclutati tra le Forze speciali dell'esercito, ad esempio i "berretti verdi", i Navy SEALs, le Forze da ricognizione dei marines statunitensi, e, pare, anche da alcuni membri delle unità paramilitari della CIA nonché da elementi reclutati tra i Montagnards (ex militari francesi).
    In ragione della segretezza che doveva necessariamente informare tutta l’attività dei SOG, si hanno poche notizie sugli equipaggiamenti di tali unità, ed in particolare dei loro orologi.
    Tuttavia, sembra, che ai membri di questa task force venisse chiesto di sembrare “sterili” , ovvero, di apparire come “civili” in tutto e per tutto, e di fondersi nel tessuto sociale vietnamita, durante le loro operazioni sul territorio nemico.
    Pertanto, invece di indossare orologi da polso “assegnati” come, ad esempio poteva essere un Timex (usa e getta) in resina, tipico dei militari USA, i membri del SOG erano indotti ad indossare orologi “civili”, come ad esempio i Seiko che ci accingiamo a presentare.

    Su come avvenisse l’acquisto di questi orologi, non è dato sapere con precisione, forse bisognerebbe leggere il libro “Running Recon, che narra le gesta di queste forze speciali in Vietnam.
    Pare, comunque, che gli orologi dovessero avere delle specifiche minime: numeri arabi e quadrante nero in primis, con una minima tenuta stagna (30/50m).
    Siamo quindi di fronte ad orologi non assegnati ufficialmente, per la precisa esigenza “spionistica” di non collegare il militare operante dietro le linee all’esercito americano.

    La legenda vuole che la sussistenza di questa unità, dovendo dotare i militari di orologi, avesse acquistato delle partite di Seiko, probabilmente già nel 1968. Tali Seiko avevano le caratteristiche sopra indicate.

    Ora sulle referenze Seiko effettivamente utilizzate dai militari del SOG, non c’è certezza matematica. Non ci sono dei capitolati di acquisto delle merci, con l’esatta indicazione di ciò che si acquistava.
    Ci sono, invece, le testimonianze dei membri del SOG, che avrebbero, nel dopoguerra, venduto o parlato dei loro orologi.
    Vi sono foto di militari in azione, dalle quali si può evincere che erano dei Seiko, ma si fa fatica a distinguere la referenza, anche perché i modelli utilizzati erano tutti molto simili tra loro.

    Sulla scorta delle testimonianze dei reduci si può tentare un censimento delle referenze:
    Sicure appaiono le seguenti:
    6119 8100 (Seiko 5);
    6119 8101 (ref. identica alla 8100);
    7005 8030 (non appartenente alla linea 5);
    6619 8060 (seiko 5 Sportsmatic).

    I 6119 hanno cassa cromata, mentre nel 7005 e nel 6619 è di acciaio inossidabile.
    Ecco i tre modelli, sotto fotografati (foto dal web)

    HpeBmRH

    Dico la mia, non credo che i miliari del SOG utilizzassero la bussola da polso, e questo in forza del principio secondo cui, utilizzando il più delle volte abiti civili, non dovevano dare nell’occhio. Questi “assemblaggi” ovvero orologio + bussola (che spesso si vedono nelle pubblicazioni e/o inserzioni), sono a mio giudizio un pò artefatti. La bussola era sicuramente in dotazione ai militari usa, non c’è dubbio. Ma i militari del SOG la utilizzavano veramente in quel modo? Io dico di no.

    Vi sono poi altre referenze che si ritiene siano state utilizzate realmente. Tra queste la ref. 6106 8219 (Seiko DX).
    Ad oggi questo ambito Seiko è pervaso dalle più bieche speculazioni dei venditori.
    Ad essere pignoli, dovrebbero essere dei veri Seiko SOG solo quegli esemplari effettivamente utilizzati dai militari dell’unità in questione. Quindi solo quelli “certificati” dagli ex militari del SOG (e anche qui si potrebbe aprire un capitolo infinito, su cosa dovrebbe essere certificato, in che modo… con delle foto d’epoca… etc etc….).
    In ordine alla speculazione, riporto qui l’annuncio di un venditore Usa, che vendeva l’orologio ref. 6106 8219 a 400 dollari, con questa presentazione (uno stralcio che traduco):
    “Con la storia militare clandestina del SOG, e diventando quasi impossibile trovare orologi Seiko militari degli anni '60. Sono in cima alla lista dei desideri di molti collezionisti di Seiko e di militari. Questo esemplare è del 1969 e ha la migliore qualità costruttiva di tutti gli orologi Seiko SOG. Il 6106 SOG ha una solida cassa in acciaio inossidabile (altri orologi Seiko SOG hanno la cassa placcata) e fondello a vite (altri SOG Seiko hanno fondelli a scatto). Il 6106 Seiko SOG ha anche un logo SEIKO cromato rialzato e il logo DX (Deluxe) che lo rendono di più alta qualità e il più costoso di tutti i SOG Seiko. Considerando la sua storia, questo orologio Seiko SOG è incredibilmente ben conservato. È possibile notare una leggera usura sulle superfici e un'usura moderata sulla custodia”.

    Cosa non direbbe un venditore per esaltare la propria merce.

    Quella dei Seiko SOG è una storia abbastanza recente, ovvero è stata elevata all’onore delle cronache da poco tempo.
    Dopo averla studiata, inizialmente anche con una certa diffidenza, ho potuto constatare che tra i miei orologi, due potevano essere ricondotti ai Seiko SOG.
    In particolare il 7005 8030, white dial, versione chiara di quello effettivamente “utilizzato” in Vietnam (black dial), e il 6106 8219 serie DX.
    La versione chiara è ritenuta abbastanza rara, ma credo che anche la nera non sia stata prodotta per molto tempo. Io penso solo per un anno, tra 1969 e 1970.
    Infatti Seiko, con tale cassa (la 8030), e stessa identica referenza (7005 8030), ha prodotto anche altri modelli, semplicemente cambiando il quadrante e le sfere.

    hgWI5kI

    UOEICNQ

    Si tratta di due orologi del 1969 (uno di giugno….che mi è particolarmente gradito).

    I diversi 7005 8030.

    sGGnymv

    Infine, una nota a cui non ci si può esimere.
    in Vietnam i militari Usa utilizzarono moltissime referenze Seiko, lo sappiamo bene.
    Era abbastanza comune che il militare si portasse da casa il proprio orologio, o ne comprasse uno sul "campo".
    Ad esempio erano molto graditi i divers o gli sports, per la buona tenuta stagna.
    Noti i Seiko 6105 8119 o 8009, oppure i 6106 8100... e moltii altri, oggetto di evidenze fotografiche che hanno certificato questo utilizzo sul campo.
    E' vero che le forze armate dotavano i militari di un orologio "assegnato", cioè di proprietà dell'esercito (i vari Timex, Benrus, Hamilton etc etc), ma questi modelli spesso avevano vita breve e quindi venivano sostituiti con le dotazioni "civili", molto abbondanti e spesso dalle migliori prestazioni.

    Edited by 6309 7040 - 8/10/2019, 00:44
     
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    Spunto di grande interesse, che apre le porte alle varie “scuole di pensiero” legate al collezionismo di militari.

    Ritengo che, relativamente alla questione, tu abbia già chiarito con quale metro ci si dovrebbe muovere:

    CITAZIONE
    ... Ora sulle referenze Seiko effettivamente utilizzate dai militari del SOG, non c’è certezza matematica. Non ci sono dei capitolati di acquisto delle merci, con l’esatta indicazione di ciò che si acquistava.
    Ci sono, invece, le testimonianze dei membri del SOG, che avrebbero, nel dopoguerra, venduto o parlato dei loro orologi. ...

    CITAZIONE
    Ad essere pignoli, dovrebbero essere dei veri Seiko SOG solo quegli esemplari effettivamente utilizzati dai militari dell’unità in questione. Quindi solo quelli “certificati” dagli ex militari del SOG (e anche qui si potrebbe aprire un capitolo infinito, su cosa dovrebbe essere certificato, in che modo… con delle foto d’epoca… etc etc….).

    Anche perchè, se non tenessimo ben presenti i criteri appena richiamati, rischieremmo di incorrere poi in quelle che tu hai, giustamente, definito “bieche speculazioni”.

    Stanti queste premesse, si puó serenamente affermare che è fuor di dubbio che alcune referenze Seiko siano state utilizzate in Vietnam dagli americani (anche operativi) ai quali l’Amministrazione non forniva esattamente dei capolavori di tecnica e robustezza (veggasi i Benrus e gli Westclox in plastica, in primis, che posso valutare direttamente possedendoli entrambi). I soldati spesso si approvvigionavano in autonomia di orologi più robusti ed i Seiko erano senz’altro quelli più alla portata, per prezzo e caratteristiche.

    Esistono evidenze fotografiche in materia che peró, come hai già sottolineato tu, non aiutano a capire con precisione di quali referenze specifiche si tratti.

    Sarebbero quindi fondamentali, per ottenere quantomeno una sorta di “mappa” di quali fossero gli orologi più diffusi tra i militari americani di stanza in Vietnam, le testimonianze, peraltro molto difficili da ottenere.

    Come difficile riscontrare se quanto racconti Greco in “Running Recon” sia effettivamente avvenuto in quei termini (si parla di un approvvigionamento di 7005-8030 effettuato direttamente dalla casa madre dal capo dipartimento del U.S. Counter Insurgency Support Office (CISO), Ben Baker, e di una assegnazione diretta degli orologi agli operatori del SOG).

    Vero è che alla presenza di Seiko in Vietnam credeva senz’altro, oltre a Coppola, anche Cimino

    dal film “Il Cacciatore” (1978)
    6A25592C-B428-4863-B1CF-9DD18DFEB697

    Edited by MNIBJB - 8/10/2019, 22:05
     
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    Grazie ragazzi...

    Già, si vede un bel crono 6139 sul tavolo delle scommesse mortali..
     
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    CITAZIONE (6309 7040 @ 7/10/2019, 23:00) 
    Grazie ragazzi...

    Già, si vede un bel crono 6139 sul tavolo delle scommesse mortali..

    È un Tokei Zara :sisi:
     
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    CITAZIONE (MNIBJB @ 7/10/2019, 22:41) 
    Spunto di grande interesse, che apre le porte alle varie “scuole di pensiero” legate al collezionismo di militari.

    Ritengo che, relativamente alla questione, tu abbia già chiarito con quale metro ci si dovrebbe muovere:

    CITAZIONE
    ... Ora sulle referenze Seiko effettivamente utilizzate dai militari del SOG, non c’è certezza matematica. Non ci sono dei capitolati di acquisto delle merci, con l’esatta indicazione di ciò che si acquistava.
    Ci sono, invece, le testimonianze dei membri del SOG, che avrebbero, nel dopoguerra, venduto o parlato dei loro orologi. ...

    CITAZIONE
    Ad essere pignoli, dovrebbero essere dei veri Seiko SOG solo quegli esemplari effettivamente utilizzati dai militari dell’unità in questione. Quindi solo quelli “certificati” dagli ex militari del SOG (e anche qui si potrebbe aprire un capitolo infinito, su cosa dovrebbe essere certificato, in che modo… con delle foto d’epoca… etc etc….).

    Anche perchè, se non tenessimo ben presenti i criteri appena richiamati, rischieremmo di incorrere poi in quelle che tu hai, giustamente, definito “bieche speculazioni”.

    Stanti queste premesse, si puó serenamente affermare che è fuor di dubbio che alcune referenze Seiko siano state utilizzate in Vietnam dagli americani (anche operativi) ai quali l’Amministrazione non forniva esattamente dei capolavori di tecnica e robustezza (veggasi i Benrus e gli Westclox in plastica, in primis, che posso valutare direttamente possedendoli entrambi). I soldati spesso si approvvigionavano in autonomia di orologi più robusti ed i Seiko erano senz’altro quelli più alla portata, per prezzo e caratteristiche.

    Esistono evidenze fotografiche in materia che peró, come hai già sottolineato tu, non aiutano a capire con precisione di quali referenze specifiche si tratti.

    Sarebbero quindi fondamentali, per ottenere quantomeno una sorta di “mappa” di quali fossero gli orologi più diffusi tra i militari americani di stanza in Vietnam, le testimonianze, peraltro molto difficili da ottenere.

    Come difficile riscontrare se quanto racconti Geko in “Running Recon” sia effettivamente avvenuto in quei termini (si parla di un approvvigionamento di 7005-8030 effettuato direttamente dalla casa madre dal capo dipartimento del U.S. Counter Insurgency Support Office (CISO), Ben Baker, e di una assegnazione diretta degli orologi agli operatori del SOG).

    Vero è che alla presenza di Seiko in Vietnam credeva senz’altro, oltre a Coppola, anche Cimino

    dal film “Il Cacciatore” (1978)
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13277842/...D18DFEB697.jpeg)

    Si, avrebbe senso una ricostruzione, con evidenze fotografiche, delle ref. Seiko più diffuse tra i militari Usa.
     
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    Copertina del libro "Running Recon".
    Tm4goA9

    La pagina 94 del libro "RUNNING RECON".... ove viene raffigurato un Seiko 6119 8100.

    E7gE5NG

    9axgb1L

    elLDKWT


    Foto di operatore SOG con al polso un Seiko (le fonti dicono 6119 8100)
    7l7Tjgp
    Qui il'operatore SOG porta la bussola come se fosse un altro orologio, del tutto in autonomia (pare si tratti di Roger Smith)
    Sempre lo stesso militare
    oV2njlB

    Altro operatore.
    eUx6Mtp
     
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    6119 "olongapizzato".......... Risulttao molto discutibile......
     
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    CITAZIONE (6309 7040 @ 8/10/2019, 21:33) 
    (IMG:https://i.imgur.com/3RaNbkj.jpg)

    6119 "olongapizzato".......... Risulttao molto discutibile......

    Un eufemismo..... :ph34r:

    Secondo te, che livello di affidabilità ha il testo di Greco?
     
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    Ecco, faccio fatica a dirlo Attilio. Andrebbe comprato e letto. Si trova, sugli 80/100 euro.
    Che poi, anche una volta letto, non avrei gli strumenti per smentire o confermare quello che dice, almeno sui Seiko.
    Da quello che ho capito si basa su molte testimonianze di ex operatori SOG....

    Notare che a pag 94 cita proprio Seiko.
    Forse solo in quella pagina, dato che è l'unica fotografata dai vari collezioisti.
     
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    CITAZIONE (6309 7040 @ 9/10/2019, 14:20) 
    Ecco, faccio fatica a dirlo Attilio. Andrebbe comprato e letto. Si trova, sugli 80/100 euro.
    Che poi, anche una volta letto, non avrei gli strumenti per smentire o confermare quello che dice, almeno sui Seiko.
    Da quello che ho capito si basa su molte testimonianze di ex operatori SOG....

    Notare che a pag 94 cita proprio Seiko.
    Forse solo in quella pagina, dato che è l'unica fotografata dai vari collezioisti.

    Ti diró la mia.

    Non ho il libro e non l’ho letto ma mi baso su un semplice assunto logico: che interesse specifico ci potrebbe essere, in un libro che tratta essenzialmente di fatti di guerra (e che non è, quindi, un testo di orologeria militare), a menzionare un orologio?

    L’unico che mi viene in mente è un interesse legato a fornire una ricostruzione storica completa. Il che mi porta ad escludere che la menzione che l’autore riserva a Seiko sia scevra da interessi che non siano effettivamente quelli di fornire al lettore un quadro completo (e di conseguenza veritiero) di quello che era lo scenario specifico in cui si svolsero quei fatti, almeno per quanto da lui conosciuto.

    Questa la mia idea, ovviamente contestabilissima :)
     
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    Bisognerebbe leggere/scorrere il libro di Greco (di chiare origini Calabresi), perché credo parli anche di altri orologi, nel contesto degli equipaggiamenti.
    Comunque, questi Seiko non erano assegnati in senso stretto, il punto è indiscusso.
    Non erano in dotazione ai militati del Sog, come parte dell'equipaggiamento fornito dall'amministrazione militare a seguito di specifico bando.
    Un acquito di reparto, fatto alla bisogna, per sopperire alla precipua esigenza di "clandestinita'" ci può stare come motivazione.
    Certo, si tratterà di poche unità, poche centinaia di orologi (quanti erano i Sog?, lo dirà il libro di Greco?, non saranno stati numerosissimi penso) .
    L'utilizzo in campo é una eventualità che non possiamo escludere.
    Dal mio punto di vista, hanno la stessa valenza storica dei tanti 'willard" o Seiko in genere, visti al polso dei soldati Usa in Vietnam.
     
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    CITAZIONE (6309 7040 @ 9/10/2019, 19:27) 
    .....
    Comunque, questi Seiko non erano assegnati in senso stretto, il punto è indiscusso.
    Non erano in dotazione ai militati del Sog, come parte dell'equipaggiamento fornito dall'amministrazione militare a seguito di specifico bando.
    Un acquito di reparto, fatto alla bisogna, per sopperire alla precipua esigenza di "clandestinita'" ci può stare come motivazione.
    ........
    Dal mio punto di vista, hanno la stessa valenza storica dei tanti 'willard" o Seiko in genere, visti al polso dei soldati Usa in Vietnam.

    Sottoscrivo alla lettera.
     
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    Sono incuriosito dal libro di Greco, però 100 euri mi sembrano eccessivi.
     
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    Anche un orologio rotto per due volte al giorno mostra l'ora esatta

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    Bellissimo articolo, scorcio di storia importante e discussione annessa legata all'orologeria interessantissima.
    Grazie
     
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